Si è chiusa la prima Fiera internazionale a Trieste dove la Comunità Piergiorgio ha presentato i propri servizi
"E' stata per noi un'occasione molto importante di crescita e di confronto; un'esperienza che crediamo fermamente debba essere ripetuta, sebbene con qualche miglioria, e che ci ha permesso di attivare significativi contatti con altre realtà italiane che si occupano di disabilità e con la vicina Slovenia". Certamente positivo il bilancio tracciato dal dott. Enrico Pin, consulente informatico presso l'Ufficio H della Comunità Piergiorgio ONLUS di Udine, al termine dell'intensa e lunga quattro giorni che ha coinvolto anche la struttura udinese nell'ambito della Fiera "Domus Persona"; il primo evento internazionale a carattere espositivo e culturale svoltosi a Trieste sino al 18 aprile e ideato per sostenere la salute e favorire una maggiore qualità della vita delle persone negli spazi abitativi.
"Siamo stati contattati dall'Area Welfare dell'ASS 5 Bassa Friulana, che ringraziamo, per partecipare a questo evento attraverso uno stand espositivo destinato a promuovere e a far conoscere agli utenti la vasta gamma di servizi che proprio l'Ufficio H offre gratuitamente a persone con disabilità - aggiunge Enrico Pin - L'affluenza del pubblico è stata sicuramente buona anche grazie al ricco programma culturale di approfondimento in tema di salute e miglioramento della qualità della vita delle persone, anche anziane o con disabilità". Tema di stringente attualità sul quale lo stesso Vladimir Kosic, assessore alle Politiche sociali della Regione Friuli Venezia Giulia, si è ampiamente espresso proprio nel corso dell'evento internazionale. "La non autosufficienza riguarda una minoranza di persone ma questa minoranza in futuro diventerà sempre più numerosa. Potenzialmente ognuno di noi potrà entrare in questa condizione prima o poi, a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita - ha precisato l'Assessore - Oggi è fondamentale che sia garantito il diritto a restare nella propria casa finché si vuole e per far ciò vanno coinvolti tutti i servizi (non solo il sociale e il sanitario) e vanno investite molte risorse, che non bastano mai."