Comunità Piergiorgio ONLUS

I disabili per i disabili



Igiene personale, alimentazione e piaghe da decubito. Focus sull’abc dell’assistenza a persone disabili

Punto primo, preparare al dettaglio l’ambiente di lavoro nel quale si opererà, predisponendo in anticipo tutto il materiale necessario. Dal telo da bagno alla bacinella con acqua tiepida; dallo spazzolino con il dentifricio al sapone liquido senza mai dimenticare i guanti monouso, biancheria e vestiti puliti e la crema idratante, da preferire nettamente al caro vecchio talco ormai in disuso. Punto secondo, procedere con l’igiene vera e propria dell’assistito partendo sempre dai distretti corporei più puliti e seguendo uno schema che dal viso coinvolgerà quindi tronco, gambe, piedi e infine la zona genitale. Marzena Kornluk, infermiera professionale operativa presso la sede carnica della Comunità Piergiorgio Onlus, il Centro don Onelio, ha aperto i battenti del secondo ciclo di incontri formativi per Caregivers cominciando proprio dal tema legato all’igiene dell’anziano o della persona con handicap. E lo ha fatto nel corso della prima lezione del progetto di informazione-formazione per badanti, assistenti, volontari e familiari che ha preso nuovamente il via mercoledì 4 marzo. «Essere precisi, bene organizzati e attenti all’igiene, lavandosi sempre con cura le mani, è fondamentale per fare al meglio il proprio lavoro – ha subito ricordato Marzena alla corposa platea di Caregivers già operativi oppure in procinto di avvicinarsi al mondo dell’assistenza – Partire dal viso significa prendersi cura degli occhi con una piccola garza imbevuta di acqua tiepida; della cavità orale, facendo attenzione allo stato di salute dei denti e all’eventuale presenza di una dentiera, e poi procedere su tutti gli altri distretti corporei avendo cura dei particolari. E’ importante lavare bene la persona che abbiamo di fronte, evitare eccessive quantità di sapone per scongiurare il pericolo di privare la pelle delle sue difese e poi asciugare molto attentamente le parti trattate, senza fretta, ricorrendo magari ad una crema idratante. La pasta allo zinco può essere un ottimo alleato purché la si usi con moderazione e solo in alcuni casi. E se proprio non vogliamo rinunciare al talco, limitiamoci ad un leggerissimo velo». Ma non sono state soltanto indicazioni tecniche quelle fornite dall’infermiera professionale alla nutrita platea di corsisti se è vero che la lezione, svoltasi dalle 18 alle 20 nell’Aula didattica della Piergiorgio, è stata l’occasione giusta per parlare anche di rispetto, buonsenso e dedizione al proprio lavoro. «Quando parliamo di igiene, in particolar modo, facciamo riferimento a un momento molto delicato e intimo che richiede il massimo rispetto per l’altro. Molte persone, soprattutto gli anziani, si vergognano a farsi vedere nude e vivono con estrema difficoltà il momento dell’igiene personale. Ecco perché è di fondamentale importanza stabilire innanzitutto un buon contatto verbale e creare dunque un rapporto di massima fiducia in cui non devono esistere commenti, battute o giudizi – ha raccontato Marzena rispondendo al contempo alle numerose domande da parte dei corsisti, molti dei quali già operativi nel mondo dell’assistenza – Bisogna avere anche tanta pazienza e calma ed evitare obblighi o forzature».

Esattamente come nel caso dell’alimentazione. Il momento del pasto, o della semplice idratazione con acqua, può infatti diventare estremamente complesso. «Le persone devono imparare a bere più acqua. Una buona e costante idratazione aiuta infatti a mantenere la pelle in uno stato adeguato, favorisce il lavoro dei reni e dell’intestino, aiuta il corpo a mantenere una giusta temperatura corporea e nel caso di persone con catetere evita eventuali infezioni urinarie – ha sottolineato Marzena Kornluk offrendo ai corsisti anche un approfondimento sull’alimentazione stessa – Dobbiamo ricordare che il processo digestivo ha inizio già in bocca e che quindi dallo stato di salute della stessa dipende poi tutto il resto. Per chi ha problemi particolari può essere molto utile frullare i cibi, tritarli o magari cuocerli al vapore tenendo ben presente che nell’arco della giornata e dei pasti bisogna rispettare una determinata percentuale di carboidrati, proteine, grassi e di vitamine». A completare infine le prime due ore di lezione, dedicate all’ABC dell’assistenza infermieristica, un focus su un altro problema molto delicato e tipico di persone allettate o comunque costrette a restare ogni giorno nella stessa posizione per molto tempo, le piaghe da decubito. «La pelle è il nostro rivestimento ed è estremamente importante. Se non viene curata adeguatamente è la prima a soffrire – ha spiegato Marzena in chiusura di lezione – Le lesioni da decubito si verificano quando la compressione di un tessuto molle su una superficie è prolungata. Le piaghe possono avere quattro gradi di criticità ma l’importante è prevenirle e fare di tutto affinché non prendano corpo. Questa è la strategia migliore».

Prossimo appuntamento con il Corso di formazione-informazione per Caregivers, mercoledì 11 marzo dalle ore 18 alle ore 20 presso l’Aula didattica della Comunità Piergiorgio Onlus, in piazza Libia 1 a Udine. Ad aprire i battenti del secondo dei quattro appuntamenti in programma sarà la psicologa Silvia Liut che affronterà l’aspetto legato a psicologia e comunicazione nella relazione d’aiuto.


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