"Gen" come Generazione; "rosso" come il colore della prima batteria del gruppo; entusiasmante, come il grande progetto che i "GenRosso" appunto, la caleidoscopica formazione giovanile internazionale ambasciatrice dal 1966 di valori legati alla pace, alla solidarietà e al desiderio di un mondo senza più barriere, sta portando in giro con grande successo in ogni parte del pianeta con una tappa, tra l'altro, anche in quel di Udine. «È stato davvero uno spettacolo piacevole e gli artisti che si sono esibiti, sono di indubbio talento». Un coro positivo unanime quello formato da alcuni ragazzi disabili della Comunità Piergiorgio Onlus che proprio giovedì 22 settembre hanno potuto assistere dal vivo, presso l'Auditorium Zanon, allo spettacolo dei 19 giovanissimi artisti; un'ora e 45 minuti di talento allo stato puro fatto di musiche suonate dal vivo sul palco, coreografie di danza, canti e recitazione per raccontare la storia vera di Charles e Jordan, due amici che vivono in un quartiere a rischio di Chicago e che appartengono a due diverse bande locali perennemente in conflitto tra di loro.
«Street light, il musical che abbiamo messo in scena quest'oggi e al quale anche questi ragazzi del Centro diurno della Piergiorgio hanno potuto assistere, rientra in un progetto importante, sostenuto dalla Comunità Europea, e realizzato insieme all'associazione culturale Modo di Udine - spiega Valerio Gentile, direttore artistico dei "GenRosso" al momento in partenza verso la prossima tappa del proprio tour, la Repubblica Ceca, ove il progetto si convertirà nel titolo "Forti senza violenza" - Il lavoro che abbiamo fatto qui a Udine è nato con l'obiettivo di rivitalizzare la città attraverso l'arte e la cultura. Abbiamo lavorato con sedici giovani artisti locali già inseriti in svariate discipline dello spettacolo, giacché il musical comprende recitazione, ballo, canto e presenza. L'esperienza di unità che abbiamo vissuto in soli tre giorni è stata notevole e l'impegno profuso dai ragazzi e la loro volontà di essere tutti partecipi del lavoro messo in atto entusiasmanti a dire poco. L'augurio è che si possa procedere su questa strada e che il mondo possa essere vissuto come una grande famiglia in cui i giovani sono il nostro presente prima ancora di essere il futuro».