Comunità Piergiorgio ONLUS

I disabili per i disabili



Il Presidente Tondo in visita alla Comunità Piergiorgio

Tondo

Udine, 20 febbraio - Si è rivelata un'occasione per esprimere la preoccupazione della Regione per gli effetti che il protrarsi della crisi potrebbe avere sulla capacità dei Comuni di intervenire a favore del sociale, la visita compiuta in serata dal Presidente della Regione, Renzo Tondo, alla Comunità Piergiorgio onlus di Udine. Una Comunità che vanta una sede a Caneva di Tolmezzo, ospita complessivamente una quarantina di disabili in regime residenziale ed eroga assistenza diurna a numerose persone diversamente abili. La Comunità, fondata nel 1971 da don Onelio Ciani, un sacerdote disabile conosciuto da Tondo quand'era sindaco di Tolmezzo, riunisce disabili fisici con l'obiettivo di favorire lo sviluppo integrale della persona attraverso il recupero del maggior grado di autonomia possibile. Nella pratica, il sodalizio garantisce l'assistenza ai disabili fisici che non possono più essere seguiti dai familiari, assicurando a una parte di essi un lavoro tramite una cooperativa sociale attiva nell'arte libraria ospitata nel complesso. La struttura della sede di Udine è stata di recente adeguata, e in parte ristrutturata, grazie agli interventi previsti dall'Amministrazione regionale: è stata ampliata la sala mensa, sono stati ristrutturati gli uffici e l'ambulatorio, e sono stati operati interventi di miglioramento all'ingresso della palestra e all'area residenziale. Nel corso dell'incontro è stata valutata positivamente la scelta della Regione di non ridurre i servizi sanitari e assistenziali alla persona, in particolare ai disabili.

Ciò, è stato ribadito, nonostante lo Stato abbia cancellato le risorse del Fondo per l'autonomia possibile. Ora, affinchè sia possibile mantenere sul territorio il modello dell welfare che l'Amministrazione regionale sta perseguendo, occorre che l'economia sia messa in grado di ripartire. Altrimenti, a causa delle minori entrate, soprattutto le amministrazioni locali potrebbero essere costrette a rivedere i servizi alla persona penalizzando le famiglie e i cittadini delle fasce più deboli per mancanza di lavoro o perché a rischio disoccupazione. Sempre riguardo ai possibili ulteriori riflessi negativi della crisi sulla comunità, è stato altresì lamentato il fatto che lo Stato non faccia al momento distinzione tra i Comuni virtuosi che hanno dimostrato di saper ben governare, come fa la gran parte degli enti locali del Friuli Venezia Giulia. Al momento, il patto di stabilità blocca indistintamente le capacità di spesa tutti i Comuni, anche della nostra regione. E al di là degli effetti diretti sugli enti e sui lavori cantierabili, quindi sull'economia e sull'occupazione, vi potrebbero essere quelli indiretti: potrebbero venire meno anche i fondi per il sociale. Un settore, quello dei servizi alla persona, che peraltro si giova dell'insostituibile supporto del volontariato e regge alla crisi anche grazie a esso. Nell'occasione è stato presentato al presidente il neocostituito Coordinamento delle Organizzazioni del privato sociale per l'assistenza residenziale e diurna delle persone con disabilità . Si riferisce per ora all'area del Medio Friuli e comprende 10 associazioni no profit che operano in convenzione con l'Azienda sanitaria n. 4, coinvolgendo un centinaio di addetti, per prestare assistenza a 180 disabili. FONTE: UFFICIO STAMPA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA


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