Comunità Piergiorgio ONLUS

I disabili per i disabili



Informatica tra favole, immagini e parole

E’ stato pensato per ragazzi con DSA, ovvero Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dunque con bisogni educativi speciali. Si chiama Symwriter il software informatico che consente di trasformare le parole in immagini e di riprodurre quindi un intero testo scritto in forma simbolica. Lo stesso software su cui proprio l’équipe dell’Ufficio H della Comunità Piergiorgio Onlus di Udine sta attualmente formando alcuni insegnanti dell’Istituto comprensivo di scuola materna, elementare e media di Cormons per portare avanti un progetto innovativo che nel corso dei tre incontri didattici programmati coinvolgerà attivamente anche gli stessi alunni. «Stiamo insegnando ai docenti, alcuni dei quali di sostegno, a sfruttare le grandi potenzialità di questo programma per poter lavorare meglio con tutti quei ragazzi che presentano bisogni educativi speciali – spiega la dott.ssa Barbara Porcella, consulente informatico dell’Ufficio H ed esperta in Comunicazione Aumentativa Alternativa – L’utilizzo delle immagini accanto a quello delle parole può infatti aiutare le persone che hanno problemi di apprendimento, deficit cognitivi, dislessia, difficoltà di comunicazione ed esigenze educative particolari a imparare meglio e con più facilità. L’obiettivo finale è fare in modo che gli insegnanti possano sfruttare Symwriter a livello didattico con i loro allievi e aiutarli a trasformare fattivamente una favola da loro scelta in una storia di simboli». Un lavoro stimolante, che giovedì 9 aprile vedrà coinvolti gli stessi studenti e che durante la prima lezione, svoltasi il 19 marzo, ha tenuto i docenti incollati ai banchi per circa quattro ore per una panoramica introduttiva sul mondo dell’informatica “speciale”. «Siamo partite innanzitutto dal discorso legato alla postura, affrontato più nello specifico dalla nostra terapista occupazionale Daniela Facchinetti. E’ importante infatti che chi lavora con una persona disabile con problemi motori e che necessita di un computer conosca l’importanza della posizione della stessa rispetto al tavolo e al pc, i movimenti residui presenti, i segmenti corporei ancora attivi e valuti dunque quali sono i sistemi informatici alternativi più adatti alle sue esigenze – sintetizza la dott.sa Porcella – Ho quindi affrontato il discorso relativo agli strumenti di comunicazione particolari, a cominciare dalle diverse tipologie di tastiere, di mouse, di sensori utilizzabili per fare in modo che la persona disabile possa interagire agilmente con il computer sino ad arrivare ai sistemi di puntamento oculare e al discorso relativo alla Comunicazione Aumentativa Alternativa introdotto attraverso un piccolo ma significativo esercizio. Comprendere che cosa significhi non potersi esprimere a parole e conoscere gli strumenti che possono invece permettere alle persone di comunicare ancora è di fondamentale importanza per chi lavora in questo settore».

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