La gita dei ragazzi del centro diurno della Comunità Piergiorgio raccontata da uno dei partecipanti
Cari amici,
eccomi qui! Non molto tempo fa mi è stato chiesto dalla nostra Carolina Laperchia di scrivere "due righe" sulla gita a Lignano che ho fatto recentemente con alcuni colleghi del Centro Diurno. Inizialmente tra una cosa e l'altra non trovavo il tempo per accingermi a scrivere qualcosa, tanto è vero che contavo di farlo al mio rientro dalle ferie e invece... all'ultimo momento paffete! L'occasione per raccontarvi com'è andata l'uscita al mare l'ho trovata.
C'è da dire subito una cosa: il più delle volte, quando mi si chiede di mettere per iscritto le impressioni su un argomento, provo quasi sempre un po' di disagio perché non so mai come cominciare. Quando poi sono davanti al computer e inizio a scrivere tutto mi diventa più semplice! Sì, insomma, è un po' come con la fame: succede che non si ha voglia di mangiare e poi, magari, dopo uno, due, tre forchettate l'appetito vien da sé.
Sarebbe troppo facile dire che la giornata trascorsa al mare s'è svolta nel migliore dei modi. Inizio dicendo che quella mattina, alla televisione, hanno fatto vedere una webcam situata, guarda caso, a Lignano e le previsioni promettevano bel tempo.
Il 15 giugno non è che facesse un caldo torrido, anzi, si stava bene. Beh, dai, diciamo che il cielo era azzurro, il sole scaldava bene e all'ombra c'era un bel venticello. Ah, ho dimenticato una cosa importante: l'umore di tutti noi era allegro. Quell'umore giusto del quale si ha bisogno per trascorrere una giornata marittima.
Non siamo andati in spiaggia. Appena arrivati, con Sandro e Nadia, siamo andati sulla terrazza mare al bar e là si stava davvero bene e osservando il mare a me, almeno, è venuta voglia di fare più di un tuffo.
Non è mancata la passeggiata per alcune vie, ci siamo fermati a vedere un po' di vetrine e, senza accorgecene, era già ora di pranzare. Così siamo stati in una pizzeria dove il personale ci ha accolto bene, però il locale per noi non era accessibile, ma poiché non ci arrendiamo davanti alle difficoltà abbiamo cercato d'adattarci.
Ma non è finita qui perché, dopo aver mangiato una buona pizza, abbiamo fatto un altro giro e siccome nello stomaco avevamo lasciato un po' di "spazio", ci siamo accomodati sotto un tendone di fronte al mare a bere qualcosa di fresco o per gustarci un buon gelato.
Stare all'ombra era piacevole ma purtroppo, ad una certa ora, siamo dovuti ripartire. A Udine il tempo era uggioso ma noi siamo stati entusiasti d'aver trovato una giornata stupenda nella città balneare.
Maurizio Scolari