Conto alla rovescia per "Rehacare international", la manifestazione fieristica sulla riabilitazione, la cura, l'assistenza, la prevenzione e l'integrazione delle disabilità che prenderà il via nella città tedesca situata sulle rive del Reno; è infatti proprio qui a Düsseldorf che da mercoledì 6 a sabato 9 ottobre medici, infermieri, tecnici ortopedici e fisioterapisti ma anche rappresentanti di aziende sanitarie, industrie bio-medicali, associazioni di persone disabili e visitatori più in generale potranno prendere parte a quella che risulta essere oggi una delle più grandi esposizioni di ausili per disabili in Europa. E proprio per conoscere le ultime novità sul mercato per le persone disabili, sia tecniche sia informatiche, i fisioterapisti e i consulenti informatici dell'Ufficio H della Comunità Piergiorgio Onlus di Udine voleranno nuovamente in Germania per un'intensa tre giorni interamente dedicata alla formazione e all'apprendimento sul campo.
"Stiamo parlando di una grande vetrina internazionale ove trovano annualmente spazio gli stand delle più importanti case produttrici di ausili - spiega Stefano Scarafile, fisioterapista presso l'Ufficio H - Per noi in particolar modo "Rehacare International" rappresenta un appuntamento d'obbligo cui prendiamo parte ogni due anni per essere costantemente aggiornati sulle ultime novità prodotte in tema di ausili per persone disabili e per fare quindi in modo che le nostre consulenze siano sempre all'altezza dei bisogni e delle aspettative degli utenti che proprio a noi si rivolgono".
Della stessa opinione anche Sylvie Delvaille, fisioterapista presso l'Ufficio H, mentre sottolinea che "Düsseldorf è certamente una grande vetrina in cui abbiamo la possibilità di vedere alcune soluzioni che mai potremmo adottare per i nostri utenti in quanto difficilmente realizzabili per costi improponibili o solamente perché un certo prodotto non verrà mai importato in Italia ma è soprattutto un grande laboratorio ed una fucina di idee libere e gratuite. Quello che però mi è sempre rimasto nel cuore e che mi ha colpito fortemente, sin dalla prima visita compiuta dieci anni fa - aggiunge la Delvaille - è il mondo dei visitatori della fiera e utilizzatori di ausili; tantissime persone disabili con patologie molto gravi che con carrozzine elettroniche riuscivano a visitare la fiera in totale autonomia e spesso anche a raggiungerla con i mezzi pubblici completamente accessibili; famiglie giovani con bimbi affetti da patologie gravissime e i loro fratellini a passeggio come fossero ad una festa o persone in carrozzina accompagnate solo dal proprio cane assistente. Inevitabilmente il pensiero va a tutti quegli utenti incontrati nel corso degli anni di lavoro che per un motivo o per l'altro non hanno potuto vivere la propria esistenza nella maniera più autonoma possibile".