Sono 10 le organizzazioni del privato sociale impegnate nell'assistenza residenziale e diurna alle persone con disabilità adulte, che operano in convenzione con l'Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli con in carico circa 174 persone che impegnano direttamente oltre un centinaio di addetti.
Si tratta di un dato moto significativo che rappresenta circa il 40% del complessivo numero delle persone con disabilità in carico nell'ambito dell'Azienda Sanitaria “Medio Friuli” 4.
Le associazioni Comunità del Melograno, Comunità Piergiorgio, l'Anfamiv, il Mosaico, la Pannocchia, Il Samaritan, Insieme si Può, la Fondazione Pontello e le Cooperative Sociali Itaca e Hattiva Lab, hanno promosso alcuni incontri per confrontarsi sulle problematiche connesse ai bisogni delle persone disabili inserite nei propri centri e agli aspetti gestionali, fotografando l'attuale stato dell'arte per inquadrare la propria azione in proiezione futura in modo coordinato e condiviso.
La spinta è nata anche in vista dell'imminente stesura della nuova convenzione triennale da stipulare con l'Azienda Sanitaria, che vede quella in corso in imminente scadenza.
Dal confronto è scaturita la necessità di costituire, sia pure ancora in modo informale, un gruppo di lavoro permanente denominato Coordinamento delle Organizzazioni del Privato Sociale per l'assistenza Residenziale e Diurna delle persone con disabilità.
In un recente incontro chiesto dalle Organizzazioni con i rappresentanti dell'Azienda Sanitaria, è stato esposto quanto scaturito dalle riunioni del coordinamento; tra i bisogni prioritari da affrontare e di cui tener conto nel nuovo accordo, sono stati evidenziati la valutazione dei livelli di gravità, l'intensità assistenziale che accresce notevolmente nella misura in cui la persona con disabilità invecchia, la messa a disposizione dei posti in emergenza e di nuovi potenziali inserimenti rispetto alle liste d'attesa in corso, sui protocolli aggiuntivi, sull'adeguamento Istat quanto meno in riferimento ai costi fissi di gestione.
Il Coordinamento delle Organizzazioni, che intende aprirsi in futuro ad ulteriori adesioni, ha elaborato un documento congiunto da inviare ai vari organismi istituzioni, dove vengono esposte le istanze per scongiurare eventuali interventi restrittivi, pur nella consapevolezza di operare in regime di spending review, ma anche con la convinzione di assicurare alla comunità un servizio alle persone con disabilità che da tempo rispetta i criteri di efficienza, efficacia ed economicità, insieme alla qualità e alle proposte innovative che le stesse istituzioni e le famiglie gli riconoscono; tutto ciò in applicazione della legge quadro n.328 sull'assistenza voluta proprio a salvaguardia del sistema del welfare, oggi messo a dura prova.