Scalini, marciapiedi, pendenze e vicoli stretti in cui muoversi. Quante volte ci siamo imbattuti in queste piccole grandi barriere architettoniche camminando per strada? E quando mai ci siamo chiesti realmente come può fare una persona disabile, un anziano oppure una mamma in carrozzina ad affrontarle in totale sicurezza, facendo sì che le strade delle città italiane siano luoghi effettivamente alla portata di tutti? L'Ufficio H della Comunità Piergiorgio Onlus di Udine non si limiterà a farsi delle domande a riguardo ma cercherà soprattutto di offrire soluzioni reali e concrete spiegando alle utenze cosiddette "deboli", a quanti desiderano prestare loro aiuto per strada e all'intera cittadinanza, come fare per superare gli ostacoli delle città. E lo farà per tre volte, nell'arco di altrettante serate che prenderanno corpo presso il Centro don Onelio di Caneva di Tolmezzo venerdì 13 aprile, a San Giorgio di Nogaro il 20 e a Cividale del Friuli l'ultimo venerdì del mese.
Ma non saranno soltanto le persone in difficoltà a trarre beneficio dalle tre serate informative, organizzate come preludio al Festival della Sicurezza in programma dal 12 al 20 maggio, perché i consigli offerti a fine aprile saranno certamente d'aiuto anche per chi, almeno una volta nella vita, e senza soffrire di particolari disturbi, ha comunque avuto bisogno di dribblare qualche ostacolo urbano.
«Spiegheremo per esempio come valutare uno scalino oppure una pendenza, come fare in modo che il bastone utilizzato dalla persona anziana per camminare su strada sia realmente un valido supporto per deambulare in totale sicurezza e come riuscire a spingere una carrozzina elettronica che magari si ferma improvvisamente. Pochi sanno che per farla muovere manualmente è necessario sbloccare un'apposita leva». A spiegarlo è il dott. Enrico Pin, consulente informatico presso l'Ufficio H della Piergiorgio, attento a ricordare che le tre serate in programma contempleranno anche altri interventi dedicati ai bambini, ai pedoni e a chi va in bicicletta oppure a correre; sarà invece una riflessione sui comportamenti stereotipati, e non sempre corretti che la gente osserva quando va per strada, a chiudere il preludio del Festival della Sicurezza.
«La nostra iniziativa vuole veicolare fortemente l'idea per cui la sicurezza deve fare parte di noi in modo del tutto naturale, che non è qualcosa di estraneo e di imposto dall'alto e che deve permeare ogni momento della nostra giornata - sottolinea l'arch. Emanuela Dal Santo, presidente del Comitato Interprofessionale Sicurezza Cantieri della Provincia di Udine, incaricato come Capofila dell'iniziativa dagli Ordini e dai Collegi professionali della stessa - Solo se si esce realmente sul territorio si può fare davvero sicurezza tra la gente, anche al di fuori del Festival ufficiale di maggio».