Ufficio H

Non sono semplicemente ausili ma strumenti fortemente pensati, progettati a lungo, trasformati in realtà e poi ancora modellati in base ad ogni singola necessità della persona che ne dovrà fare uso. E non sono nemmeno soltanto “semplici mezzi” bensì opportunità a tutti gli effetti per restituire a pazienti fortemente compromessi dal punto di vista fisico la possibilità di “essere”; utilizzare infatti ogni giorno un ausilio che garantisca di assecondare a pieno le esigenze di un corpo problematico e di soddisfarne tutte le richieste significa allo stesso tempo consentire alla persona disabile di stare meglio e soprattutto di poter vivere. Ruota proprio attorno a questo importante asse concettuale la filosofia del mondo Pro Medicare, azienda pugliese della provincia di Mesagne impegnata da 15 anni nella progettazione, sviluppo e distribuzione di sistemi di postura integrati. La stessa realtà aziendale che proprio lunedì 17 giugno si è presentata a un pubblico di “addetti ai lavori” illustrando loro il percorso professionale compiuto nell’arco di oltre un decennio, la metodologia di intervento utilizzata e i principali prodotti offerti. «L’elemento che ci distingue da altre realtà, che pure operano nel nostro stesso settore, è la ricerca – spiega il Direttore generale Rosaria Caforio – Non ci siamo infatti mai limitati alla sola commercializzazione dei prodotti ma ci siamo sempre impegnati nello studio, nella ricerca e quindi nello sviluppo di sistemi posturali destinati principalmente a persone con danni al sistema nervoso centrale e per le quali si rende dunque necessaria una soluzione pratica per il raggiungimento o per il mantenimento della postura». Un’azienda ancora piccola, tutto sommato, come precisa la dott.ssa Caforio, e che tuttavia già detiene il 10% del mercato italiano con una percentuale di successo, al termine delle valutazioni, pari al 98%. «Nel corso degli anni abbiamo trattato problematiche davvero molto complesse come distrofie, paralisi cerebrali e SLA ed abbiamo sviluppato una nostra metodologia di intervento ben precisa, unitamente ad una personale concezione dei sistemi posturali – precisa ancora la dott.ssa Caforio accompagnata, per l’occasione, da Francesco Rossi, responsabile vendite – Un paziente è innanzitutto un individuo che noi dobbiamo conoscere; è necessario sapere tutto di questa persona e del contesto ambientale in cui vive. Segue quindi una fase di valutazione, che rappresenta per noi uno step fondamentale, e che ci permette di rilevare tutte le misure corporee del paziente stesso, punto per punto, da seduto e da disteso. Il terzo passo del nostro protocollo coincide con la scelta dei materiali, delle singole componenti e delle caratteristiche che dovrà avere l’ausilio richiesto. La consegna dello strumento ci permette quindi di verificare l’ausilio ed eventualmente di riadattarlo al paziente mentre la fase finale, di follow up, consiste nel fornire tutte le indicazioni, a chi si occupa dell’assistenza alla persona, circa la gestione più corretta e in sicurezza dello strumento nonché la sua manutenzione». E se questo ancora non dovesse bastare, vi sono poi i controlli periodici da parte del team Pro Medicare finalizzati a “tenere sotto controllo” l’ausilio per poterlo adattare ai cambiamenti del corpo del paziente e all’evoluzione della sua patologia. «Quando si progetta uno strumento è necessario considerare tutta una serie di elementi importanti come, per esempio, le trasformazioni del fisico e la progressione della malattia – aggiunge la dott.ssa Caforio – Ecco perché le soluzioni che proponiamo sono sempre modulabili e quindi perfettamente in grado di adeguarsi alla persona».