“Nel 2000, quando lo abbiamo conosciuto, il bambino aveva soltanto 3 anni, e risultava affetto dalla malattia di Werdnig Hoffmann, un’atrofia muscolare spinale di tipo primo. Cognitivamente vigile ma ipotonico e debole, e con l’unico movimento residuo del dito, era costretto, sin dall’età di due anni, ad un’assistenza respiratoria che gli rendeva di fatto impossibile la comunicazione. Siamo così intervenuti, su richiesta dei genitori, per riuscire a mettere a punto una metodologia di insegnamento dei rudimenti di lettura-scrittura e di matematica attraverso dei particolari ausili informatici Oggi il piccolo ha 10 anni ed è perfettamente inserito in una classe di 5° elementare. Studia, comunica e scrive grazie a sistemi ad altissima tecnologia”.
Non ha voluto utilizzare troppi giri di parole e lunghi periodi descrittivi per far comprendere all’uditorio il complesso lavoro svolto dall’Ufficio H (Comunità Piergiorgio Onlus) a servizio della disabilità. E così, la dott.ssa Barbara Porcella, consulente informatico della struttura, ha preferito ricordare uno dei numerosi e complessi casi di cui negli anni si è occupato con successo questo importante centro di riferimento regionale sugli ausili.
Una situazione limite, sottoposta nel dettaglio ad una corposa platea di dirigenti scolastici del territorio friulano riunitisi presso l’ITI Malignani di Udine, mercoledì 27 settembre, al fine di mettere a sistema e coordinare dunque tutte le offerte formative proposte da soggetti pubblici e privati a supporto del mondo dell’istruzione.
Una giornata realizzata con il coordinamento dell’Ufficio Scolastico Regionale per auspicare sodalizi tra le parti sempre più efficienti ed in cui l’ufficio H si è perfettamente inserito come realtà territoriale che da anni coopera attivamente con le scuole per garantire a soggetti diversamente abili, affetti da disturbi sensoriali, motori o cognitivi, di svolgere autonomamente e con profitto le attività didattiche richieste e di accedere senza problemi allo studio.
“Il successo del nostro intervento, in quel caso come in tutti gli altri affrontati nel corso del tempo, è stato determinato dal grande lavoro di squadra, svolto dunque di concerto da noi consulenti informatici dell’Ufficio H, dai logopedisti, dagli psicologi e dagli insegnanti e dirigenti scolastici – ha aggiunto la dott.ssa Porcella, tra l’altro parte attiva nella realizzazione del manuale didattico “Il computer di sostegno, ausili informatici a scuola”, edito dalla Erickson nel settembre 2007 e pensato espressamente per la classe docente – Data l’importanza della rete mi auguro davvero di poter continuare a collaborare anche in futuro con la scuola, in modo sempre più efficace, fornendo così al mondo della disabilità risposte efficaci e concrete”.