Nella letteratura di settore ricorrono spesso riferimenti alla Costituzione Italiana che, in particolare agli artt. 2, 3 e 32, ricorda come la Repubblica Italiana riconosca e garantisca i diritti inviolabili dell'uomo, l’uguaglianza e la solidarietà senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. La nostra Costituzione afferma anche che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana, ed è altresì suo compito tutelare la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.
Ma è proprio così?
Il confine è labile ed è proprio su quel limitare che bisogna agire per poter creare i presupposti affinché i bisogni e i diritti possano sempre più combaciare e non rimanere lettera morta, in particolare in quei contesti dove la fragilità è più marcata.
In un mondo in continuo e tumultuoso cambiamento, mutano contesti e bisogni e i servizi sociosanitari pubblici e privati sono sottoposti a continue, repentine e faticose ristrutturazioni.
Il confronto proposto in questa mattina di lavoro, che non ha la pretesa di essere esaustivo, si pone l’obiettivo di fornire un compendio aggiornato di informazioni e strumenti a tutti coloro che a vario titolo vivono, direttamente o indirettamente, la disabilità.