«È il più bel regalo di Natale che potessi farmi». Con queste parole e con la promessa di ritornare quanto prima si è conclusa la visita a sorpresa dello scrittore Mauro Corona alla Comunità Piergiorgio. Lo scrittore, artista e scalatore friulano di Erto, prima di presentare a Udine il suo ultimo lavoro “La fine del mondo storto” , si è fermato oltre un’ora alla Comunità Piergiorgio e tra un bicchiere di rosso e del formaggio ha raccontato dei suoi libri, ripescato aneddoti, riflettuto con i comunitari sui nostri tempi e sulla corsa gli acquisti che sotto Natale sembra inevitabile. Una sorpresa artefice della quale è stato il nostro Giacomo, la cui passione per la bicicletta lo portava a pedalare, sulle strade dure della montagna, dalla sua Claut sino a Erto, ed è nata così una conoscenza a distanza tra un ciclista e uno scalatore, fatta di poche o forse nessuna parola, basata sulla reciproca consapevolezza di quanta fatica e sudore serva per arrivare in cima a un monte o a una salita. Le montagne, i ciclistici e gli scalatori, lo sanno, si conquistano allo stesso modo. E quando “il ragazzo che corre in bicicletta”, perché era così che Mauro Corona lo ricordava, dopo quasi dieci anni si è rifatto vivo e lo ha invitato, non ci ha pensato su due volte. Un incontro informale che ha portato lo scrittore ad affermare «Tutti dovremmo venire in posti come questo per ridimensionarci per capire realmente ciò che abbiamo e spesso ci dimentichiamo di avere, arrabbiandoci o lamentandoci per cose da nulla». Aspettando il suo ritorno tornano in mente le parole di un altro scrittore, Erri De Luca: "Mauro Corona è un uomo leale, scala montagne in stile pulito, scolpisce legno seguendo la vena e la luna, scrive libri e storie di persone vere e perciò rare."