Sabato 16 infatti il peperoncino, una delle più importanti specie vegetali scoperte proprio da Cristoforo Colombo in America e poi importate anche in Europa e in Africa, è stato l'indiscusso protagonista della ricca tavola preparata presso il Centro don Onelio a Caneva di Tolmezzo con la collaborazione di allievi e insegnanti dell'Isis Linussio di Tolmezzo, che hanno contribuito a preparare il menu a base di peperoncino.
Un appuntamento gastronomico significativo per poter così festeggiare un'attività sperimentale avviata circa due anni fa e che ha visto il coinvolgimento e l'attiva partecipazione dei ragazzi disabili che frequentano il Centro diurno della Comunità stessa.
"L'idea era di offrire ai nostri utenti un'attività diversa e originale, da fare questa volta all'aperto, sfruttando così l'immenso spazio verde di cui fortunatamente possiamo godere qui a Caneva - spiega l'educatore professionale Nevio - volevamo inoltre coinvolgere i ragazzi che frequentano il Centro diurno in qualcosa di appassionante dimostrando al tempo stesso che in Carnia non si coltivano soltanto patate".
A godere delle numerose prelibatezze a base di peperoncino, proposto con disinvoltura nelle sue forme più svariate e impensabili, sono state circa 170 persone accolte dai ragazzi stessi del Centro e che per un giorno intero si sono improvvisati veri e propri PR.
"Sono stati proprio loro a seminare pazientemente i semi di peperoncino nelle apposite vaschette, a bagnarli ogni volta che era necessario e a trasferire infine le piantine cresciute in contenitori sempre più grandi fino a trovarsi di fronte a frutti di peperoncino ormai pienamente maturi - racconta l'educatore Nevio, soddisfatto dei risultati dell'attività tra l'altro accolta con grande entusiasmo sia a livello comunitario sia dalle persone residenti nei paesi limitrofi - Si tratta di un lavoro interessante che permette oltretutto ai ragazzi di seguire ogni singolo passaggio della filiera e di veder così crescere qualcosa dall'inizio alla fine. Un bel toccasana davvero".