Comunità Piergiorgio ONLUS

I disabili per i disabili



Casa-Abile. Un corso sulle soluzioni accessibili per vivere la casa

Barriere architettoniche, accessibilità, normative e visitabilità. Se ne parla in continuazione, ogni giorno, perché lo spessore e il grado di civiltà di un territorio si misurano anche dalla sua capacità di rendersi completamente fruibile da parte di chiunque. Parliamo di persone anziane o con forti problemi di peso, donne in stato interessante ma anche di bambini e, più in generale, di soggetti con problemi fisici e limitate capacità motorie; di persone che hanno comunque il sacrosanto diritto di potersi muovere autonomamente negli spazi senza incontrare ostacoli lungo il proprio cammino e avendo a disposizione soluzioni e strategie per rimuoverli, là dove necessario.

Un tema dunque di fortissimo interesse corale quello dell’accessibilità e che l’Ufficio H della Comunità Piergiorgio Onlus di Udine ha scelto di trasformare in un vero e proprio evento formativo, con tanto di accreditamento ECM. Lunedì 10 novembre infatti, di fronte ad un corposo uditorio di “addetti ai lavori” tra cui tecnici ortopedici, fisiatri e fisioterapisti, l’équipe dell’Ufficio H ha voluto affrontare il complesso tema dell’accessibilità e delle barriere declinandolo soprattutto rispetto al discorso della propria abitazione domestica. Ad aprire i lavori alle 9.30 del mattino è stato il dott. Stefano Scarafile, fisioterapista dell’Ufficio H, con un’ampia panoramica introduttiva destinata a “preparare il terreno” agli interventi successivi e a fornire dunque ai partecipanti quei concetti chiave su cui troppo spesso si annidano dubbi e nascono forti confusioni (barriere, visitabilità etc etc). Consistente e doveroso anche il riferimento iniziale al complesso mondo delle normative, con particolare riguardo al discorso dei contributi che ogni cittadino può richiedere per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ma come applicare concretamente questo discorso alla propria abitazione domestica? E come individuare tutte le criticità della casa per trasformarla infine in un ambiente sicuro e vivibile da chiunque? A rispondere a queste domande, attraverso una parte squisitamente teorica ed un’altra invece fortemente pratica, sono stati i due referenti del CRIBA, il Centro Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche della Regione FVG, servizio nato nel 2009 e dedicato espressamente alla progettazione edilizia. Michele Franz ha innanzitutto rimarcato l’importanza, oggi come oggi, dell’Universal Design ossia della progettazione universale che tiene quindi conto delle necessità di chiunque e non soltanto di una nicchia, di una ristretta cerchia di persone.

E’ emerso infatti che risulta ormai indispensabile modificare il proprio modo di ragionare tenendo presente che nella progettazione di spazi interni ed esterni il punto di riferimento non può più essere l’adulto sano generico medio ma la persona “normale” che quindi va già incontro, o lo farà comunque in futuro, a piccole grandi difficoltà nella gestione del suo quotidiano in casa. Con occhio lucido e attento la dott.ssa Paola Pascoli ha infatti accompagnato l’uditorio in un viaggio molto concreto, fatto di esempi e di situazioni reali, per mostrare tutte le potenziali insidie che l’abitazione domestica può riservare a partire dagli spazi esterni, e le soluzioni strategiche per arginarle. Focus quindi sulle eventuali aree esterne alla casa adibite a parcheggi con una riflessione sulla loro distanza rispetto al portone e sulla natura stessa dei percorsi per arrivare all’ingresso della propria abitazione.

Riflessioni sui marciapiedi, sull’eventuale spazio davanti al portone predisposto per lo zerbino, sulla larghezza delle porte fuori e dentro casa, sull’ampiezza dei corridoi esu i pericoli insiti in eventuali finestre o porte a vetri. Un vero e proprio percorso dunque per passare in rassegna ogni singolo elemento della propria abitazione e per riflettere sul fatto che imparare a progettare bene, a monte, dev’essere un “must”, oggi come oggi, perché intervenire su errori già compiuti non soltanto è complicato ma risulta anche decisamente costoso.

Sylvie Delvaille, fisioterapista dell’Ufficio H, ha poi completato la mattinata di lavori proponendo invece un ventaglio di ausili pensati per il superamento delle barriere architettoniche e quindi di strumenti strategici che possono migliorare la qualità della propria vita in casa agevolando chi vive ogni giorno delle forti difficoltà e garantendo dunque una vita più autonoma a tutti. Montascale per chi non può usare le gambe, mobili adattati per chi magari è in carrozzina, ausili speciali per poter entrare nella vasca del proprio bagno senza bisogno di chiedere aiuto, ausili per la doccia e cenni di domotica per poter gestire la casa attraverso l’elettronica.

A completare infine l’intensa giornata di lavori, gli interventi mirati di due architetti, il dott. Marco Miscioscia e la dott.ssa Gaia Girardi, esperti nel design e nelle applicazioni finalizzate ad una vita autonoma e indipendente.


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