Comunità Piergiorgio ONLUS

I disabili per i disabili



Handicap, tra comunicazione e gestione della vita quotidiana

Che siano congenite, acquisite, dovute a cause neurologiche evolutive o problematiche temporanee, le motivazioni che stanno alla base dell’incapacità di comunicare richiedono particolare attenzione e soprattutto il ricorso, da parte di chi assiste una persona malata, a soluzioni e strategie alternative. Lo hanno potuto comprendere a pieno gli stessi partecipanti al Corso realizzato dalla Comunità Piergiorgio Onlus di Udine e dedicato espressamente ai cosiddetti Caregivers, o donatori di assistenza, che proprio mercoledì 25 febbraio hanno preso parte all’ultima lezione del primo ciclo del progetto formativo riproposto annualmente con grande affluenza di pubblico.

«Un grave deficit dal punto di vista della comunicazione può avere conseguenze rilevanti su diversi piani, relazionale, linguistico, cognitivo e sociale. E’ quindi importante saper gestire una situazione così delicata e conoscere gli strumenti che il mercato offre per consentire a chi non è più in grado di esprimersi, di comunicare ancora e di manifestare bisogni, problematiche, necessità ed esigenze». A chiarirlo in apertura di lezione è stato proprio il dott. Enrico Pin che ha così offerto ai numerosi corsisti presenti nell’Aula didattica della Piergiorgio un’ampia panoramica rispetto agli ausili pensati espressamente per la comunicazione e a tutti quei sensori progettati per quanti possono accedere agli strumenti elettronici utilizzando soltanto uno o comunque pochissimi movimenti volontari. «I sensori sono attivabili a pressione, a soffio e succhio oppure a sfioramento, con un movimento molto debole oppure forte e poco controllato – ha ribadito il dott. Pin, ricordando allo stesso tempo che l’intero percorso formativo destinato ai Caregivers si concluderà con una lezione finale prevista per la metà di aprile e dedicata ai temi legislativi e al mondo dell’handicap – I sensori sono facilmente posizionabili per essere così attivati dal distretto corporeo più agevole per la persona che lo utilizza».

E se la comunicazione riveste un ruolo fondamentale nell’esistenza di ognuno di noi, anche la vita quotidiana e la gestione degli spazi domestici non devono assolutamente essere trascurati quando si ha a che fare con persone con disabilità. Ma come agevolare la routine di chi ha un handicap fisico e in che modo ripensare gli spazi domestici in cui la persona stessa deve muoversi? A fare luce sul tema, certamente delicato e complesso, la terapista occupazionale della Comunità Piergiorgio, Daniela Facchinetti, che con l’aiuto di specifiche diapositive e soprattutto di strumenti concreti di vita quotidiana ha suggerito ai Caregivers le soluzioni migliori per rendere più semplice la vita di chi ha un problema. Dal concetto di autonomia alla spiegazione di che cosa sia effettivamente un ausilio; dal discorso relativo all’accessibilità alle molteplici soluzioni strategiche per fare in modo che la propria abitazione risulti agevole e semplice da gestire. Focus, quindi, sui dispositivi più adeguati per trasformare il bagno in un ambiente sicuro, per dribblare il problema delle scale di casa, per ripensare in maniera più funzionale e logica la propria camera da letto o la cucina. Approfondimento, infine, sugli ausili per prendersi cura di sé, globalmente, anche in mancanza di autonomia fisica e indipendenza.


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