La Celebrazione sabato 18 aprile alla presenza delle Autorità e di quanti lo hanno conosciuto
"LE SUE IDEE ERANO GRANDI E LA SUA VITA E' STATA UNA TESTIMONIANZA DI FEDE"
L'Arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, ha ricordato così don Onelio, il fondatore della Comunità Piergiorgio, a dieci anni dalla sua scomparsa
"L'ho incontrato molti anni fa in seminario. Ricordo ancora che noi eravamo tutti più piccoli di lui e che un giorno, dopo una grande ed improvvisa nevicata, ci eravamo messi a giocare a battaglia di neve. Ad un certo punto lui era stato leggermente colpito proprio da una palla di neve ed effettivamente aveva avuto qualche fastidio. Probabilmente già in quel momento la malattia, che poi lo avrebbe portato all'immobilità totale, aveva iniziato a manifestarsi. L'ho conosciuto quando faceva il Cappellano a Tolmezzo ed ancora oggi non posso che ricordarlo come un uomo sempre entusiasta e con uno spirito davvero straordinario. Le sue idee erano grandi, la sua energia contagiosa e con la grinta di cui era naturalmente dotato riusciva sempre a coinvolgere tutti. Grazie a lui è nata anche questa struttura, nata per darvi la possibilità di vivere ancora insieme".
L'Arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, ha scelto esattamente queste parole per ricordare don Onelio Ciani, il fondatore della Comunità Piergiorgio ONLUS, nel corso della toccante Cerimonia che la stessa struttura ha voluto organizzare presso la sua sede secondaria, nella splendida e suggestiva cornice di Caneva di Tolmezzo, a dieci anni dalla sua scomparsa, sabato 18 aprile. Una messa impreziosita tra l'altro dal Coro di Caneva e dal Coro Grop Corâl di Giviano e seguita poi dal ricordo dei comunitari su don Onelio. Una vita, la sua, all'insegna dell'impegno, dell'entusiasmo e della capacità di affrontare sempre ogni cosa con grinta e determinazione e che è diventata infine oggetto della Pubblicazione che proprio sabato 18 aprile la Comunità Piergiorgio ha avuto modo di presentare ufficialmente a quanti hanno preso parte all'evento. Un lavoro intessuto di aneddoti, racconti e ricordi, accompagnati spesso da stupende fotografie dell'epoca in bianco e nero, per anticipare quello che dovrà essere invece e doverosamente il vero e proprio volume sulla biografia stessa di don Onelio. A lui infine un ulteriore omaggio attraverso la realizzazione di una Stele collocata nella sede di Caneva e benedetta proprio al termine dell'intensa giornata.
