Nonostante l’apparenza non chiamatela semplicemente sedia perché la Revolution Chair, appena arrivata in Friuli, promette davvero grandi rivoluzioni. Dopo un lunghissimo viaggio che ha avuto inizio in Australia l’ausilio si è dunque fermato presso l’Ufficio H della Comunità Piergiorgio Onlus di Udine, il Centro di consulenza regionale sugli ausili per disabili che ormai da anni è sinonimo di avanguardia, efficienza e innovazione e l’unico, in Italia, ad avere a disposizione questo importante strumento.
«Si tratta di una sedia pensata appositamente per aiutare chi, all’interno di ospedali e case di riposo, si trova a dover supportare pazienti che presentano ridotta mobilità – precisa la dott.ssa Sabrina Degano che lavora proprio presso l’Ufficio H come terapista occupazionale e che ha richiesto espressamente la sedia dall’Australia per consentire alle persone interessate di provarla concretamente – La sedia presenta una struttura normale fatta di quattro gambe su cui poggia una seduta collegata a due leve. Azionando una di queste ultime è possibile attivare la funzione rotante oppure traslante della seduta consentendo quindi all’operatore di muovere e di spostare comodamente il paziente senza dover sollevare la sedia stessa nella sua totalità. Indubbio il vantaggio fisico per chi deve dunque muovere la persona e che si traduce in assenza di sforzo e di fatica. La seduta mobile su cui la stessa si trova permette infatti il compimento dell’azione senza dover intervenire sulla sedia intera sollevandola di peso».
Provarla, e verificarne dunque di persona i vantaggi, è altrettanto semplice. È sufficiente infatti fare riferimento al centralino della Comunità Piergiorgio chiamando lo 0432403431 e chiedere un appuntamento, ovviamente gratuito. Lo stesso numero da comporre per prenotare sin d’ora la propria presenza anche alle due giornate di formazione già previste per i primi di dicembre e che l’Ufficio H dedicherà ancora una volta ad ausili innovativi per persone disabili.
«Presenteremo al pubblico non soltanto alcuni strumenti dedicati alla mobilità e al trasferimento ma anche l’innovativo materasso Ekamove – anticipa la dott.ssa Degano – Stiamo parlando di un materasso diviso in due parti che, previa opportuna programmazione tramite dispositivo elettronico collegato, sono in grado di gonfiarsi ad intervalli di tempo prestabiliti consentendo quindi alla persona allettata di essere sollecitata nel cambio della propria posizione. L’ausilio in questione è stato pensato per chi, a causa della propria patologia, è costretto a restare sdraiato per molto tempo ed è quindi a rischio di piaghe da decubito».